La Premiata ditta Fratelli Latinta è al lavoro! Tinto Latinta e Tanto Latinta sono alle prese con la tinteggiatura di una scuola. L’avvicinarsi dell’agognata pausa pranzo, l’implacabile fame di Tanto ed il suo imbottitissimo panino, offrono lo spunto per gags e battibecchi divertenti che condurranno il pubblico alla scoperta della varietà dei cibi e dell’importanza di un’alimentazione corretta. Tinto, amante della buona cucina, convincerà il fratello a scalare gradino dopo gradino la piramide alimentare, aiutandolo a ritrovare il gusto di assaporare i cibi nella loro varietà e nella giusta misura, e placando per un po’ la sua “fame gigante, la sua fame da orco”. E proprio un simpatico orco irrompe nella storia, un orco a cui far smettere di mangiare uomini, donne, bambini e parenti insegnandogli a nutrirsi di cibi sani e nutrienti…

“C’era una volta un Orco, un orco tanto tonto e tanto sporco, che aveva sempre una gran fame. Orcotonto non si lavava spesso mai ed era così puzzolente che, quando si avvicinava al villaggio di Tutteletinte per mangiarsi bambini e bambine, la sua puzza si sentiva  a mille miglia di distanza e così le sentinelle potevano dare l’allarme.  Un giorno, si trovò a passare per quel villaggio,  il Cuoco del Re che ideò un piano geniale per liberare il villaggio dalle continue minacce dell’Orco e per liberare l’Orco stesso dalla sua fame gigante. Grazie alla sua astuzia e all’aiuto degli abitanti, il Cuoco riuscì in pieno nei suoi intenti: insegnò a Orcotonto a gustare cibi sani, gustosi e nutrienti, liberò il villaggio da minacce e spaventi e così a Tutteletinte, tutti quanti vissero per sempre felici e contenti!  

Grazie alla storia di Orcotonto anche Tinto riesce nel suo intento: insegnare a Tanto quale gran ricchezza sia il cibo ben assortito, gustando un pranzetto sano e squisito, ma non senza essersi prima scambiati il miglior… buon appetito.

‘Non si può vivere senza mangiare. Può succedere che mangiando si impari a vivere?’ Questa la divertente scommessa dello spettacolo che sulle ‘tavole’ del palcoscenico cucina un’istruttiva storia alimentare. Gli ingredienti sono: la comicità , l’ appetito, il gusto dei cibi, i sapori delle storie, i colori delle ricette, la partecipazione dei piccoli e grandi spettatori e un pizzico di fantasia.  

Buon Appetito! risponde ad un’esigenza più volte espressa da insegnanti ed educatori incontrati in questi anni, che ha dato forza e conferma ad un desiderio da tempo cullato in Compagnia: dare voce al tema dell’educazione alimentare ed alle sue implicazioni educative, attraverso un’immaginaria scalata della Piramide Alimentare.

Di: Giampiero Pizzol
Diretto e interpretato: Massimiliano Fenaroli e Marcello Nicoli
Musiche originali: Michele Gentilini

Genere: Teatro d'attore, coinvolgimento attivo del pubblico

Durata: 60'

Pubblico: Scuola dell'Infanzia, Primaria e Famigliare

Tematiche: La piramide alimentare strumento per una sana e corretta alimentazione. Mangiare = assaporare con bocca... occhi... naso. Sperimentare la diversità dei cibi per conoscere ed assecondare la nostra curiosità. Riscoprire il pranzo come momento conviviale e di incontro.

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