“Come potevo non fare nulla?”

Queste sono le parole di Giorgio Perlasca quando, dopo anni, gli chiesero il perché si adoperò così tanto per salvare gli ebrei ungheresi dai campi di sterminio nazisti. Perlasca era un uomo, e come tale non poteva starsene in disparte; quindi, senza chiedere nulla né pensare ai pericoli per se stesso, col sorriso sulle labbra e qualche sotterfugio, aiutò migliaia di bambini, donne e uomini ad allontanarsi dal baratro dei lager. Un anti eroe, semplice, forse “banale”, come il bene immenso che fece.

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